S. ANTONIO DI PADOVA
La Chiesa di Sant'Antonio di Padova, detta anche “Sant' Antonino”, sorse prima del 1600, in corso Consolo (nome del quartiere nord-est di Modica Alta), oggi via Principessa Maria del Belgio.La
costruzione dell'edificio religioso fu resa possibile grazie al contributo di alcuni benefattori. Il disastroso terremoto del 1693 dovette distruggere, almeno in parte, la vecchia Chiesa barocca,
risparmiando la snella ed alta torre campanaria con le rituali feritoie; campanile, che venne rifatto con differente stile. La facciata esterna è settecentesca.Nell'interno, ad una navata, vi
erano tre altari laterali (che furono tolti negli anni '50 con la riforma liturgica), due sul lato destro e uno sul lato sinistro. Rimangono le tele poste su tali altari.Sul primo a destra, la
pala d'altare (tela e crocifisso ligneo) del Cristo sulla Croce, opera d'arte di intensa carica emotiva e di religiosa commozione.Sul secondo a destra, una pregevole Assunta, copia identica, ma
mancante del personaggio all'impiedi a destra, a quella che troviamo a S. Giorgio di Modica, che è del 1610, ed è dovuta al pennello di Filippo Paladino da Firenze.Sull'altare del lato sinistro
vi è il grande quadro dell'Annunciazione. Sulla sinistra di tale altare, troviamo il fonte battesimale, sormontato dalla tela del pittore modicano Sac. Orazio Spadaro, raffigurante il battesimo
di S. Giovanni Battista.Sul lato sinistro, vi è la nicchia in cui è alloggiata la statua lignea della Madonna Immacolata, scolpita nel 1853 da Gaetano Frasca.Ai lati dell'abside, due statue
di pietra di buona fattura: un guerriero a sinistra ed un angelo a destra.Gli stucchi intorno agli altari e nel soffitto sono dell'artista modicano Gianforma (sec. XVIII).All'interno della
Chiesa, sulla cantoria posta in controfacciata, trova posto un organo della seconda metà del secolo XIX, opera di Casimiro Allieri da Bergamo. La cassa dell'organo è composta da 21 canne di
facciata disposte in tre campate a cuspide con bocche allineate e labbri superiori a mitria.
In questi ultimi anni, nella chiesa sono stati fatti dei lavori di consolidamento, necessari ed urgenti per i danni provocati dal terremoto del 1991 e di ristrutturazione per ridare all'edificio
sacro, sicurezza ed armonia artistica. Si è riportata la struttura, manomessa e degradata da interventi inopportuni, alla originaria sontuosità. E' stata tolta una volta ribassata posticcia che
nascondeva la parte alta della chiesa, dal primo cornicione in su; è stato rifatto il tetto ed una chiesa sottostante il pavimento è venuta alla luce ed ora bisogna realizzarne l'ingresso.
Delle vetrate artistiche poi, raffiguranti alcuni dei miracoli di S.Antonio sono state poste alle finestre nella parte alta della chiesa nonchè dei quadri sono stati posti negli ovali della
chiesa raffiguranti Don Bosco e Santa Cecilia dipinti dal pittore-poeta Carmelo Di Stefano; San Giuseppe la Madonna ed il Bambino e S. Antonio in atto di adorazione della Madonna e del Bambino
donati dalla nota pittrice Grazia Carla Campione. Ancora, si può ammirare il quadro
"Gesù Divina Misericordia" del pittore Franco Cilia, donato dalla benefattrice Maria Ragusa, posto sulla nicchia, dove si trova la tela raffigurante Il Battesimo di San Giovanni Battista,
che a sua volta sormonta il fonte battesimale.